Secondo lo scrittore e drammaturgo inglese William Shakespeare, “Una pinta di birra è un pasto da re”.
Prima ancora, il filosofo Platone recitava “E’ stato un uomo saggio colui che ha inventato la birra”. Ad ogni modo, questa bevanda, considerata l’oro giallo degli alimenti, porta con sé una storia ed una tradizione affascinante e preziosa allo stesso tempo. Recentemente, in Calabria, la produzione di birra artigianale ha visto una crescita esponenziale, sia con l’apertura di nuovi birrifici, sia come argomento di studio, e dunque protagonista indiscussa di nuove variazioni sul tema. Se Platone potesse, sarebbe entusiasta di poter degustare le birre del calabrese Demetrio Crea. Giovane Mastro birraio di Reggio Calabria, attualmente Demetrio pone la firma su ogni birra prodotta all’interno del Birrificio Gli Sbronzi, oltre ad aver egregiamente rappresentato la nostra regione in Lombardia, in occasione della presentazione dell’Atlante dei Birrifici Italiani. Tra mito e passione, Demetrio Crea incarna perfettamente l’immagine dell’uomo saggio tanto decantato dal filosofo greco. Fortunatamente, abbiamo avuto modo di incontrarlo e assaggiare il suo ‘tesoro’.
Quando è nata la sua passione per la birra artigianale?
Nel 2008, un mio caro amico mi parlò di un locale da poco nato in città e con una grande proposta birraria. Una sera, fortunatamente, mi trovo al locale nel bel mezzo di una degustazione, dove assaggio quattro birre stile Stout. Forse non è affascinante come storia, ma è proprio grazie a quelle birre che – facendo colpo in me – mi hanno reso consapevole dell’esistenza di più interpretazioni della stessa birra. Ho iniziato ad assaggiare più birre artigianali possibili e presto mi sono reso conto che quelle non bastavano più e che molte non incontravano più i miei gusti. A quel punto, qualcuno mi riprese: “Ma perché non te la fai tu a tuo gusto e piacere?”. Fino a quel momento non sapevo fosse possibile, ma in poco tempo iniziai a studiare, a informarmi, sperimentare e perfezionarmi.
Quando ha capito che la sua passione poteva tramutarsi in lavoro?
Ero il geometra di un’impresa edile, ma da lì a qualche tempo dopo ho vissuto la prima ‘crisi del mattone’, davanti la quale ho dovuto necessariamente cominciare a guardarmi intorno. Scartando l’idea di andare al Nord, dato che la criticità interessava tutto il Paese, ho provato a cimentarmi nella produzione birraria, appurando con mio stupore che tra pentole e fornelli, calcoli matematici e formule chimiche, mi sentivo a mio agio. Visti i costi di produzione proibitivi, però, metter su un birrificio restava, così, il classico sogno nel cassetto messo da parte. Il vero lavoro come birraio inizia nel 2016 conoscendo, tramite amici, Delfio, Domenico e Angelo, tre giovani di Reggio Calabria in procinto di rilevare un brew-pub in città. Dopo avermi invitato a dare un’occhiata agli impianti per la produzione di birra all’interno del locale, ho realizzato che quello che avevo fatto in tutti quegli anni in modo hobbistico, poteva davvero diventare un impiego serio. Insieme, Delfio, Domenico, Angelo ed io, abbiamo così impostato la filosofia delle birre, dato una linea guida alla produzione e al servizio delle birre e -dopo qualche settimana - a lavorare insieme. Dal 7 marzo la ‘prima cotta’ di Demetrio Crea era al locale!
Le ‘tue’ birre conservano e promuovono l’identità della nostra terra, cosa speri, dunque, per la Calabria:
Spero che la Calabria possa dare, a chi come me ha scelto di rimanere o ritornare, la possibilità, gli stimoli e le opportunità di emergere in ciò in cui eccelle. Vorrei che chiunque lo volesse, potesse realizzare il proprio sogno.
Dove si vede Demetrio Crea tra dieci anni?
Mi vedo benissimo (ride) dove sono adesso: in Calabria, contento di quello che ho scelto di fare! Magari con qualche sacco in meno sulle spalle, però - probabilmente - più orientato verso quella che è la Comunicazione, il racconto della birra artigianale che produrremo ancora in birrificio; si spera più grande, con distribuzione anche fuori le mura del pub.
Progetti imminenti?
Ampliando la cantina ho iniziato a sperimentare birre nuove, saggiare affinamenti in botte e vorrei spingermi ancora di più nel tempo con le birre barricate. Vorrei testare ancora di più gli ingredienti autoctoni calabresi, ancor meglio quelli del territorio reggino. Lieviti selvatici dell’Aspromonte e molto altro. Lavorando sodo e a testa bassa. Mi piacerebbe essere ricordato come colui che ha fatto del territorio reggino un’arma (ironizza) nella realizzazione e promozione delle proprie birre.