C’è anche un pizzico di Calabria nella nuova generazione arbitrale che si affaccia al calcio professionistico.
Francesco Aloise, 31 anni, originario di Squillace ma da tempo in forza alla sezione AIA di Voghera, è stato ufficialmente promosso nell’organico della CAN C: un traguardo che gli permetterà di dirigere gare da arbitro principale in Serie C e di ricoprire il ruolo di quarto ufficiale anche in Serie B.
Una promozione costruita passo dopo passo, senza clamori ma con costanza. Aloise ha saputo farsi notare nel difficile mondo della Serie D, dirigendo con autorevolezza partite delicate in piazze calde come Livorno, Siracusa, Sambenedettese e Brindisi. Nell’ultima stagione ha collezionato ben 18 designazioni, confermando la fiducia dei designatori anche in contesti ad alta pressione.
Non solo. Il suo profilo è emerso anche per la capacità di adattarsi alle emergenze: lo scorso aprile, ad esempio, è stato chiamato a sostituire in extremis l’arbitro designato per Cassino–Paganese, gestendo l’incontro con sicurezza. Un segnale chiaro: Aloise è pronto per il salto.
Laureato in Scienze Motorie, stimato per equilibrio e determinazione, rappresenta bene quella Calabria che non si arrende e che cresce silenziosamente anche nei ruoli meno visibili del mondo sportivo.
Il suo percorso si inserisce in una scia che oggi vede Francesco Cosso ai vertici nazionali, ma che racconta di un movimento arbitrale calabrese in costante crescita. Un vivaio fatto di sezioni attive, giovani che si formano con serietà e risultati che, puntualmente, arrivano.
Adesso tocca ad Aloise. E siamo certi che, anche tra i professionisti, saprà farsi rispettare. Con il fischietto, ma prima ancora con lo stile.

