“La salute tra sfide globali e risposte locali” e “Sfide e criticità nell’organizzazione dei servizi socio-sanitari”: queste sono state le tematiche del convegno nazionale organizzato dall’Associazione professionale SISS (Società italiana sociologia della salute) svoltosi a Siena. L’incontro, che ha visto confrontarsi le due componenti dell’Associazione, docenti universitari e sociologi, ha messo sotto la lente d’ingrandimento alcuni punti rilevanti di dibattito: le possibili ricadute dell’autonomia differenziata nel campo delle politiche per la salute; prossimità e riorganizzazione dei servizi territoriali per la salute secondo le indicazioni ed i finanziamenti del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza); modelli organizzativi per la Casa della Comunità ed esperienze di partecipazione attiva delle comunità locali nell’innovazione dei servizi per la salute. Durante le varie discussioni, sono state analizzate le più avanzate esperienze, nazionali ed estere, nel campo dell’integrazione sociale e sanitaria. Inoltre, sono state approfondite le possibili scelte future, alcune demandate a regioni, comuni ed aziende sanitarie, per avviare le direttive previste dal PNRR nel campo della salute.
“Nonostante il variegato repertorio di conoscenze, competenze e strumenti professionali – ha rimarcato il sociologo catanzarese Franco Caccia, eletto nel Consiglio direttivo della SISS - la figura del sociologo non risulta, in questo momento, adeguatamente valorizzata. La conferma di ciò è ben rintracciabile nelle diminuite opportunità di inserimento lavorativo della figura dei sociologi registrate negli ultimi anni”. “Appare paradossale – ha rilevato Caccia - come proprio nel momento storico vissuto durante il Covid, si è compresa l’urgenza di adottare approcci e scelte organizzative, in campo sociale e sanitario, centrate sulla valorizzazione della progettazione interistituzionale per una salute di comunità, la figura del sociologo, dotata delle competenze professionali adatte, sia stata ignorata”. E per valorizzare l’opera del sociologo, dalle riflessioni emerse durante il convegno è stata rilevata la necessità di avviare una rinnovata azione di promozione della figura del sociologo, che passa dall’approvazione della legge di riconoscimento dell’Ordine professionale dei sociologi alla presentazione di due testi di legge già depositati alla Camera dei deputati al fine di rendere il lavoro dei sociologici ancor più riconosciuto, dal punto di vista prettamente normativo, sul territorio italiano.