
Sono 21 i punti che sanciscono la Carta di Fondi. Un documento di responsabilità e impegno, firmato l' 8 settembre scorso, che traccia una linea da seguire e che non lascia spazio a tentennamenti. Non lascia spazio a incomprensioni e malintesi. Cattolici e laici sono chiamati al dovere di non abbassare più la testa. Un richiamo alla denuncia e alla promozione dei valori della libertà.

Don Ciotti e tutti gli aderenti alla Carta di Fondi, vogliono opprimere ogni tipo di ostentazione di potere, aprendo all'accoglienza e al ravvedimento. Il percorso intrapreso da corrotti e ingiusti ha una via di fuga: il pentimento. E proprio in questo passaggio fondamentale, presbiteri e laici hanno l'arduo compito di accompagnare e assistere coloro che intendono pentirsi del male compiuto “distinguendo il peccato dal peccatore”.

Nel Monastero di Fondi, l'8 settembre 2016, Libera e i sottoscrittori attraverso la stesura di una Carta, si sono impegnati:
- a non tacere dinanzi alle ingiustizie e ad ogni tipo di illegalità
- a camminare al fianco delle vittime innocenti delle mafie e di quanti subiscono violenze e sopraffazioni, condividendo il loro dolore e la loro richiesta di giustizia e di verità
- a contrastare ogni forma di corruzione perché cancro della civiltà e della democrazia
- a leggere la Storia e la strada con lo sguardo dei contemplativi,
- ad evitare qualunque forma di religiosità ritualistica e alienante che deturpa il volto paterno di Dio
- a vivere ogni manifestazione di pietà popolare nella logica della semplicità e della radicalità evangelica affinché non si trasformino in esaltazione di personaggi potenti e boss mafiosi, e in mortificazione di poveri ed ultimi
- ad accompagnare il cammino di coloro che intendono pentirsi del male compiuto distinguendo il peccato dal peccatore
- a realizzare luoghi nei quali trovino accoglienza uomini e donne senza nessun pregiudizio di tipo religioso, etnico e sociale
- a vivere la misericordia come risposta ad ogni tipo di violenza e come accoglienza agli ultimi, ai poveri, agli emarginati e ai migranti
- a promuovere e ad affermare i principi di una cultura di ecologia integrale
- a sentirci parte integrante dell'ambiente perché ogni aggressione ad esso venga vissuto come una ferita inferta a ciascuno di noi
- a denunciare ogni tipo di connivenza anche istituzionale che favorisce il degrado ambientale agevolando gli affari delle ecomafie
- a vivere nella libertà ogni tipo di rapporto con la politica per non cadere nelle maglie di facili strumentalizzazioni
- a promuovere l'affermazione di un'informazione che cerchi sempre la verità e tuteli gli ultimi
- a liberarci e a liberare da una concezione economicistica della terra, dell'ambiente, del lavoro e delle relazioni umane
- a denunciare quella finanza che uccide i poveri e crea disuguaglianze sociali su scala planetaria
- alavorare nell'educazione ad una finanza etica e giusta, e ad un'economia di pace
- a vivere il rapporto con il denaro nella logica della trasparenza e della competenza perché non si alimentino favoritismi né si assicurino privilegi
- ad orientare le risorse economiche sempre verso il bene comune e mai verso interessi di pochi individui o di singoli gruppi, anteponendo il primato della destinazione universale dei beni ai principi della proprietà privata
- ad accompagnare i passi dei giovani scommettendo ulteriormente sulle sfide educative e sostenendo percorsi concreti che generino un lavoro che aiuti più a cooperare che a competere
- a tutelare i principi costitutivi della nostra Carta costituzionale, a difendere la sacralità della laicità, a promuovere percorsi virtuosi e responsabili di cittadinanza attiva.
Luigi Ciotti
Livio Gaio Tonino Palmese
Francesco Fiorillo Carlo Saccoccio
Marcello Cozzi Narciso Del Poz
Giorgio De Checchi Luigi Pellegrino
Ennio Stamile Tonio Dell'Olio
Giuseppe Fiorillo Luigi Tellatin
Sandra Rosina Luca Facco
Giancarlo Loriggio Marco Galletti
Pierluigi Di Piazza Gabriele Pipinato
Mario Vatta Giuseppe Gobbo
Aldo Antonelli Tommaso Scicchitano
Pasquale Mascaro Giorgio Pisano
Giorgio Moriconi Pasquale Aceto
Alfredo Micalusi Giovanni D'Andrea
Pino Demasi Domenico Francavilla
Salvatore Larocca Mimmo Nasone
Hanno aderito:
Luigi Vari, vescovo di Gaeta Antonio Masci
Domenico Cambareri Massimiliano De Foglio
Pasquale Cotugno Mario Rizzo
Silvio Boninfante Francamaria Bagnoli
Diego Bineri Florio Mimmo
Carmine Di Giustino Virgilio Marone
Tiziana Scenna Pompea Di Donna
Arnaldo Mariani Pompili Domenico, vescovo di Rieti
Donatella Liberati Giuseppe Di Mario
Luciana Paciotti Massimo Capodiferro
Filomena Pendenza Corrado Paoloni
Maichol Schinello Marco Sposito
Carmina Palleschi Adele Teseo
Luigi Verdi Erichetta Cesarale
Giuseppe Vitiello Maria Teresa Abignente
Lamberto Iannucci Saro Parasiliti
Pietro Guerrieri Roberta Dudan
Giovanni Cereti Carmine Miccoli
Erminio Gius Enrico Leonio
Carla Tucceri Giovanna Mainero
Antonio Fantauzzi Filippo Peduzzi
Amedeo Ranalli Giuseppe Carone
Giuseppe Belfiore Giovanni Sarubi