Wednesday, 01 May 2024

Tramontana (Presidente Camera di Commercio di Reggio Calabria): "Il Covid ha distrutto la nostra economia. Per la ripartenza, dovremo farci trovare pronti"

Il Covid ha inevitabilmente piegato le economie, numerose sono state le attività costrette a chiudere, mentre altre hanno puntato sul digitale, trovando nella crisi un’opportunità. In un contesto globale incerto ed eterogeneo, caratterizzato dalla presenza di economie in lenta ripartenza, l’andamento degli scambi commerciali ha subito un cambiamento.

Nonostante ciò, la Città metropolitana di Reggio Calabria ha registrato dati positivi inerenti l’export nel corso dell’ultimo semestre del 2020, seppur con una perdita in generale nel 2020 rispetto al 2019. Il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Ninni Tramontana ha risposto ad alcune domande inerenti l’economia reggina.

Presidente Tramontana, proviamo a tracciare la situazione economica di Reggio Calabria sulla base di una prospettiva temporale. A partire da un anno a questa parte cosa è successo, come la Camera ha contrastato la crisi innescata dal covid e quali le prospettive future?

«Lo scorso anno nessuno di noi, ovviamente, poteva immaginare una cosa del genere.  Certo è che determinati settori hanno sofferto e continuano a soffrire, come le aziende legate al settore del turismo, soprattutto gli albergatori e i ristoratori. Difficile sarà la ripartenza, dovremo farci trovare pronti. Avere ben chiare le idee, capire su cosa puntare per rendere più competitive le aziende perché ci troveremo in un mercato diverso rispetto quello di qualche anno fa. Come Camera di Commercio le leve su cui abbiamo scommesso sono: l’innovazione e la formazione, perché digitalizzare e formare significa rendere le imprese più competitive. Sono due processi legati tra di loro che stiamo implementando attraverso dei bandi, per esempio, lo scorso anno abbiamo finanziato 120 aziende con una somma di 500 mila euro destinata all’acquisto di materiale digitale. Abbiamo dotato la camera di un Digital promoter, una figura esperta che aiuta l’imprenditore ad attuare il processo d’innovazione. È stato istituito il PID, Punto impresa digitale, per accompagnare e supportare le aziende reggine. A breve usciranno nuovi bandi, in particolare, andremo a rifinanziare il digitale e poi come dicevo, altri percorsi per la formazione del capitale umano».

Il covid ha accelerato il processo di innovazione? Sono molte le aziende che nel corso della pandemia per sfuggire alla chiusura hanno puntato agli acquisti on line e alla consegna a domicilio. Ci sono dei settori che hanno registrato maggiore successo di altre?

«Sì certamente, il covid ha accelerato la digitalizzazione per molte aziende che così sono sopravvissute alla crisi, quando si parla di digitalizzazione si parla di tutti i settori, anche artigianato e agricoltura. Tutti stanno spingendo all’innovazione, abbiamo tenuto un webinar dove sono stati presentati dei casi di eccellenza nel digitale, per esempio aziende che commercializza prodotti in settori specifici, che oggi vanta l’80% delle sue vendite in Giappone, Australia e America. Ciò per capire quanta opportunità ci sia con il digitale».

Soffermiamoci sui mercati esteri, quali i dati dell’export reggino nel 2020, il covid ha danneggiato questo settore?

«Sui mercati esteri abbiamo registrato nel corso del 2020 un calo, ma non c’è stato un crollo totale. Nel 2019 abbiamo chiuso con un fatturato di circa 230 milioni e nel 2020 con circa 200 milioni, quindi un calo di circa 30 milioni. I beni esportati dall’economia reggina si attestano su un valore pari al 48,6% del valore esportato dalla Calabria. Numeri che devono essere trattati alla luce della debolezza strutturale caratterizzante l’interscambio reggino con l’estero. A riprova di ciò, basti pensare come le esportazioni e le importazioni incidano per appena lo 0,1% sul dato nazionale. I settori che trainano questo mercato sono la chimica, come le essenze, in particolare l’essenza del bergamotto rappresenta per la nostra economia più del 40% delle esportazioni, circa il 30% riguarda il settore alimentare, circa il 10% il mercato di prodotti agricoli poi ci sono le esportazioni di mezzi di trasporto, di componenti metalmeccanica perché abbiamo sul territorio metropolitano l’Hitachi. In sintesi, l’80% dell’export è fatto di prodotti della terra. Questo fa riflettere su quanto sia importante l’agroalimentare per la nostra economia».

Quali saranno i bandi della Camera di Commercio a sostegno dell’economia reggina?

 «Alcuni bandi sono già stati pubblicati e altri saranno pubblicati a breve. Consegneremo dei premi in denaro, ad aziende che si sono distinte nell’ambito dell’innovazione, poi abbiamo un bando per chi assume a tempo indeterminato, nello specifico, daremo un voucher a chi assume, l’iniziativa è volta a stimolare l’occupazione. A breve uscirà il bando “Pid” che riguarda gli incentivi all’acquisto di strumentazione digitale. Infine, un bando cosiddetto a “kilometro zero” che offre un voucher a tutte le aziende del settore del turismo: ristoranti, bar, alberghi etc.  In breve, chi acquista a kilometro zero, avrà riconosciuto il 30% della spesa. Sono iniziative volte a stimolare l’economia reggina e lasciare così ricchezza sul territorio».