Dopo una lunghissima discussione durata parecchie ore, il Consiglio regionale presieduto da Domenico Tallini, ha approvato a maggioranza il Bilancio preventivo del 2020, la Legge di Stabilità, il Def della Regione e una proposta di legge per la manutenzione e l’adeguamento normativo di alcune norme regionali di iniziativa del presidente dell’Assemblea Domenico Tallini.
“Voglio esprimere innanzitutto il mio ringraziamento – ha detto l’assessore Francesco Talarico – per il lavoro e l’impegno del direttore del Dipartimento, dottor Filippo De Cello, e dei suoi collaboratori, che hanno contribuito efficacemente a questo risultato. Rispettare i tempi di approvazione del Bilancio, e questa maggioranza intende farlo per i prossimi appuntamenti – ha sottolineato Talarico – significa migliorare la qualità dell’amministrazione regionale anche se la situazione non è rosea” “E’ a tutti nota l’iniziativa della Corte dei Conti di verificare le iniziative per recuperare 348 milioni di euro di tributi non versati dai comuni per l’acqua potabile e il ciclo dei rifiuti, una somma ingente nel contesto dato, che potrebbe pregiudicare i conti della Regione. E’ in gioco la parità del Bilancio e la sua tenuta. Ma nonostante le gravi difficoltà moltiplicate dagli effetti del Coronavirus – ha detto Talarico - siamo riusciti a finanziare con le pochissime spese libere alcune priorità per fini sociali, come destinare un milione di euro al Banco alimentare, o incrementare la dotazione per gli studenti con l’acquisto di tablet per le lezioni a distanza. In questo quadro, inoltre, intendiamo sostenere i settori del turismo e delle imprese produttive, tra i più colpiti dalla crisi per la prolungata chiusura”.
L’assessore Francesco Talarico - ne diamo maggiore dettaglio in altro articolo di Calabriaonweb – ha reso noto di alcune proposte per migliorare la tenuta economica e della coesione sociale, come il rinvio a luglio del pagamento del bollo auto e dell’imposta sui carburanti, e la richiesta alla Cassa depositi e prestiti di anticipare i pagamenti ai creditori delle Asp e delle aziende ospedaliere calabresi. Talarico ha anche posto all’attenzione del Consiglio regionale di un rapido confronto in aula per riprogrammare i 600 milioni di euro del FSC (fondo sviluppo e coesione) europeo. L’assessore al Bilancio ha anche reso noto il decurtamento del finanziamento statale, da 130 a 90 milioni di euro, destinato al settore della forestazione, ed ha richiamato “la necessità di un taglio delle spese superflue, di maggiori controlli sugli enti sub regionali e decidere cosa e come dismettere o tenere in tutta fretta”. L’assessore al Bilancio ha altresì puntato l’attenzione sulla gestione del contenzioso regionale, sulle procedure di pignoramento.
Domenico Bevacqua, capogruppo del Pd, pur riconoscendo i limiti della precedente maggioranza, ha affermato che sia ormai necessaria “un’operazione di verità sulle difficoltà dei bilanci ingessati da almeno 20 anni”. Il capogruppo del Pd ha parlato di una “proposta di bilancio senza contenuti strategici, privata del confronto in Commissione e del confronto con il partenariato economico e sociale della regione”.
Il consigliere Filippo Mancuso (Lega Salvini), segretario-questore del Consiglio regionale, ha difeso le ragioni di “un bilancio per forza di cose rigido” ed ha insistito per una rapida riprogrammazione delle risorse comunitarie. Mancuso, inoltre, ha sottolineato "il non senso della Sorical in liquidazione che rimane in attività”, e la crisi che colpisce i produttori di vino e di olio “mentre si comprano prodotti tunisini”.
Per Carlo Guccione (Pd), “è stato un errore della Giunta precedente quello di non approvare il Bilancio 2020 entro il dicembre 2019”. Guccione si è detto “molto preoccupato degli esiti della crisi economica e sociale, amplificata dagli effetti del coronavirus. Dobbiamo vedere come se ne esce – ha detto – ragionando insieme anche per superare l’anarchia della “catena di comando” nel settore della sanità che poteva travolgere la nostra regione”. Carlo Guccione ha definito la Sorical “un bubbone”, ha chiesto un programma di controlli su tutte le Rsa calabresi e di non scaricare sui comuni il peso del ciclo delle acque e dei rifiuti.
Vito Pitaro (Santelli presidente), ha richiamato all’attenzione del Consiglio “sul pericolo per i comuni morosi, molti in dissesto, di essere richiamati a ripianare i debiti. Una situazione drammatica – ha detto – che rischia di incrementare le difficoltà della nostra regione e delle nostre comunità”. Vito Pitaro ha proposto che una quota dei Fondi europei sia destinata come indennizzo per i nostri imprenditori ed ha chiesto la fine del commissariamento della sanità. Il capogruppo di Forza Italia, Giovanni Arruzzolo, ha richiamato al senso di responsabilità comune e ha ringraziato “il presidente Santelli per la sua fermezza della decisione di chiudere la Calabria, che ci ha risparmiato gravissime conseguenze”. “Non è vero che questa Giunta regionale non abbia finora lavorato – ha sottolineato Arruzzolo – poiché ha aperto il gateway ferroviario nel porto di Gioia Tauro, avviato le procedure con l’assessore Orsomarso per la cassa integrazione e lo sblocco dei trasporti nell’area dello Stretto con l’assessore Catalfamo”.
Il consigliere Giuseppe Aieta, capogruppo dei Democratici e Progressisti, ha invitato la maggioranza a non “scaricare su quelli di prima” le inadempienze e i ritardi. Per Aieta, l’ex Giunta regionale ha evitato il disimpegno dei Fondi del Por Calabria, mentre ha criticato la presidente Iole Santelli per non avere fatto rientrare dal nord i calabresi.
Domenico Giannetta, di Forza Italia, ha detto che “la sanità calabrese va ristrutturata profondamente” e si è detto fortemente contrario alla sottrazione di ben dieci miliardi di euro della spesa sanitaria destinata al Mezzogiorno e dirottata al nord”. Il consigliere Francesco Pitaro, gruppo Misto, ha raccomandato alla Giunta regionale “rapidi interventi per salvaguardare i lavoratori e gli imprenditori dinanzi alle banche e all’Inps”, e ha sollecitato un intervento della presidente Santelli su Berlusconi affinché non faccia più entrare Vittorio Feltri nelle televisioni Fininvest”.
Il segretario questore Graziano di Natale (Io resto in Calabria) ha parlato di “periodo tragico, una situazione che il bilancio non sembra cogliere. Mi aspettavo una forte iniziativa in favore degli operatori turistici”. Si è detto preoccupato del probabile rebound del coronavirus ed ha chiesto il rafforzamento dei servizi sanitari per contenerlo. Per la consigliera Tilde Minasi (Lega Salvini), “è un bilancio virtuoso che consenta una buona ripartenza. La Giunta sta lavorando bene, soprattutto con il “riparti Calabria” un aiuto economico agli artigiani ed agli imprenditori. E’ un bilancio concreto, che ha una visione delle cose” ed ha chiesto più attenzione per il rafforzamento dell’aeroporto di Reggio Calabria.
Il consigliere Sinibaldo Esposito, capogruppo di Casa delle Libertà, ha difeso la struttura del bilancio “che ha il coraggio di eliminare gli emendamenti prebenda, per concentrare meglio le risorse. E’ un bilancio rigoroso –ha proseguito – che tiene anche in conto la pericolosità di una recrudescenza del morbo. Un bilancio che Oliverio non voleva approvare per non produrre tagli e risparmi con la speranza di potere rivincere le elezioni”.
Il consigliere Marcello Anastasi (Io resto in Calabria), ha raccomandato attenzione per il settore della cultura e della scuola, mentre il capogruppo di Fratelli d’Italia Filippo Pietropaolo ha posto in evidenza l’importanza delle misure di ‘Riparti Calabria’, che prevede un fondo complessivo di 150 milioni di euro. Il vicepresidente Nicola Irto (Pd), ha sottolineato l’opportunità di una riprogrammazione orientata dei Fondi comunitari rispetto alle nuove esigenze del contesto.
Il presidente della Regione Iole Santelli, dopo avere dato atto della competenza e della serietà al dipartimento Bilancio e al suo direttore De Cello, ha parlato “dell’inizio di una nuova era dinanzi al coronavirus. Voglio subito dire che è stata una mia scelta quella di chiedere al presidente Tallini di rinviare ad altra seduta le mie comunicazioni programmatiche poiché il Bilancio non poteva assolutamente subire ritardi. Dobbiamo stare vicini alla nostra gente, a chi non ha lavoro e a chi lo ha perso, o lo sta perdendo per colpa della pandemia. A questo Consiglio chiederò di collaborare a costruire un processo di chiarezza in questa Regione, per quelle ottocento unità che a vario titolo lavorano per la Regione senza capire cosa fanno, e alla minoranza chiediamo che ci aiuti ad aprire questi cassetti. Ci sono enti in liquidazione da otto anni ma continuano ad assumere e con molta lealtà la minoranza ci aiuti a scegliere cosa liquidare e cosa tenere”. Iole Santelli ha posto in evidenza il problema del contenzioso della Regione ed ha reso noto della sua iniziativa di snellire le procedure di spesa dei Fondi comunitari: ”più firme sono necessarie più insorge il pericolo di distorsioni della legalità”.