Inclusione, rispetto e conoscenza sana del prossimo. Sono queste le parole d’ordine del progetto Oso (Ogni sport oltre) “Diversamente abili non significa rinunciare allo sport”, ideato dall’Aida onlus e vincitore del bando nazionale promosso da Fondazione Vodafone e Fondazione del Sud.
L’iniziativa, presentata presso il Museo della Magna Grecia di Reggio Calabria venerdì 25 ottobre, prende vita grazie all’esperienza acquisita nel corso degli anni dall’associazione calabrese di Laurana dei Borrello attraverso il contatto diretto tra i ragazzi e lo sport paralimpico, ponendosi l’obiettivo di promuovere e diffondere l’inclusione, attraverso un incontro tra progetti dedicati alla disabilità, che utilizzano lo sport come strumento di integrazione. “Diversamente abili non significa rinunciare allo sport” è risultato, infatti, uno dei 14 vincitori su oltre 300 candidature e toccherà tutte le provincie della Calabria, visitando circa 20 scuole di tutta la Regione a patire da fine anno. Nel progetto saranno coinvolti sia ragazzi normodotati che con disabilità e si cimenteranno nella pratica di alcune discipline paralimpiche come tiro con l’arco, tennis tavolo, scherma e anche il calcio balilla utilizzando tutti la carrozzina.
Presenti alla conferenza stampa sono stati Reno Insardà, presidente dell'Aida onlus, Leonardo di Giusto segretario dell'Asd Giovani e Tenaci di Roma e Lino Cangemi presidente onorario della sudtrek, entrambe realtà partner di Aida Onlus. Sono intervenuti anche i vertici del Cip Calabria con il presiedente Antonello Scagliola e Giovanni Giarmoleo ed i tecnici che seguiranno il progetto Andrea Pellegrini campione paralimpico di scherma e Clara Podda campionessa paralimpica di tennis tavolo (assente perché impegnata con il ritiro della nazionale Enza Petrilli, campionessa paraoimpica di tiro con l'arco, che ha inviato un messaggio di auguri). Presenti anche Carlo di Giusto, responsabile dello sport della Fondazione Santa Lucia, e Antonella Naso presidente dell’associazione “TangoNovember”. La comunicazione del progetto è stata affidata all'attrice ed autrice Annalisa Insardà mentre a moderare la conferenza è stata la psicologa Alessandra Repaci. Durante la conferenza c’è stato anche il tempo di un piccolo dibattito con i presenti, tra i quali molti insegnati che si sono proposti direttamente ad ospitare il progetto nelle loro realtà.
Molti i messaggi di buon lavoro arrivati per l’iniziativa dell’associazione Aida onlus, tra questi quelli del presidente della nazionale Vipsport Maurizio Scalvini, dall’associazione Airett e del presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto. Tante le federazioni a livello nazionale che hanno aderito al progetto: federazione tiro con l’arco, tennis tavolo, la federazione italiana della scherma e calcio balilla, il tutto, naturalmente, con il patrocinio del Cip Nazionale, guidato dal Presidente Luca Pancalli.
Grande soddisfazione ha espresso Reno Insardà, presidente Aida Onlus, sottolineando l’aspetto innovativo di un progetto che potrà portare importanti risultati in tutto il territorio calabrese: «Questo progetto - spiega Insardà - nasce dall’esperienza maturata, attraverso la collaborazione con molte società del mondo paralimpico, in oltre 19 anni di attività che l’Aida Onlus ha maturato sul territorio nazionale. L’idea di sviluppare, promuovere e far praticare sport alle persone con disabilità nella Regione Calabria, nasce dalle esperienze viste e vissute, che hanno dimostrato l’importanza dello sport per tornare ad essere protagonisti della propria vita, sia dopo un evento invalidante sia per coloro che per cause diverse hanno vissuto da spettatori. Per questo abbiamo voluto fortemente la presenza di tecnici come Andrea Pellegrini, Enza Petrilli e Clara Podda che con la loro esperienza di vita potranno essere delle guide perfette per accompagnare le attività dei ragazzi nelle scuole».