Fra le prime regioni a stilare le linee guida in materia di terapia di dolore, la Calabria ancora attende l’applicazione concreta della legge 38 del 2010. Così, ad accendere i riflettori sulla necessità di attuazione più piena,
è stata la Consulta dell’Ordine dei medici della provincia di Reggio Calabria nel corso di una importante assise con al centro le tante esigenze di pazienti che, di fronte a sfide così dure di vita, non possono che sentirsi disorientati.

Così, da un’analisi a trecentosessanta gradi sullo stato dell’applicazione della legge 38 anche in materia di cure palliative, nasce l’esigenza di coprire, anche in senso geografico, tutti i territori con strutture adeguate come gli hospice e la rete di assistenza domiciliare integrata. Un occhio particolare all’azienda ospedaliera reggina, dove è stata avviata una struttura dipartimentale di terapia del dolore, il cui responsabile Giuseppe Santamaria osserva: “Ufficialmente, la struttura si avvale solo del sottoscritto, come medico, e di un infermiere e della collaborazione saltuaria di qualche collega, solo a titolo personale. C’è tanta strada resta da fare: occorre informare maggiormente i medici di famiglia e la popolazione che esiste questo servizio, in poco tempo, abbiamo registrato dei numeri decorosi come 600 visite e 70 day hospital in poco tempo. Ma, soprattutto, una volta partiti, occorre andare avanti e servono uomini, mezzi e locali adeguati”.
Ma quale il fine della Consulta? “Lo scopo è di recepire le problematiche sanitarie, stimolando le istituzioni competenti, l’opinione pubblica e i media. Per questo motivo, mi auguro che, in futuro, la consulta possa essere convocata più frequentemente per accendere i riflettori sulle tante questioni aperte in campo sanitario”, rilancia il presidente dell’Ordine Pasquale Veneziano.
Dunque, i servizi per la terapia del dolore, ad oggi, sono presenti a macchia di leopardo, anche se la Calabria può essere annoverata fra le regioni virtuose avendo già approvato le linee guida in materia che adesso devono essere messe in atto in maniera integrale essendoci tutte le basi per la concreta applicazione della legge di riferimento. Ma c’è un obiettivo da raggiungere: realizzare il Cosd (Comitato Ospedale senza dolore) già previsto dalla legge e dalle linee guida approvate dalla nostra regione e che consentirà di operare anche alle varie associazioni di volontariato. Infine, dall’Hospice, struttura reggina di Via delle Stelle, un esempio di esecutività della legge 38 e del diritto del paziente terminale ad avere cure gratuite nel rispetto della sua dignità.