Lo aveva annunciato a Catanzaro lo scorso mese di gennaio, il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, e lo hanno confermato anche dall’Anas:
a breve riprenderanno i lavori per completare alcuni tratti della Trasversale delle Serre – la SS 713 - grazie ad un finanziamento di 28 milioni di euro. Importante infrastruttura, questa, che collegherà definitivamente e a lavori ultimati, con un’arteria lunga 56 chilometri totali, l’area centromeridionale della Calabria, dallo Jonio al Tirreno. Ma, soprattutto, attraverserà e servirà a raggiungere con più facilità i paesini e i Comuni (all’incirca una ventina, se si calcolano quelli più diretti con i collegamenti) dell’intera zona interessata e che invece da 50 anni non vedono mai giungere alla fine il completamento. Cinquant’anni di sviluppo negato alla Calabria e che rappresenta più di tante altre opere pubbliche, una vera e propria incognita e grande spreco di denaro pubblico. In pratica, un eterno cantiere aperto, da diverse decine di milioni di euro.
La storia di questa importante arteria stradale inizia nel 1966 – come raccontato dalle cronache del tempo – quando “l’allora Comitato regionale per la programmazione economica, approvando lo schema di Piano di coordinamento per gli interventi pubblici nel Mezzogiorno, suggeriva di mettere in cantiere una strada a scorrimento veloce in grado di collegare – attraverso l’altipiano delle Serre – lo Ionio e il Tirreno. L’anno successivo il Comitato, dopo aver avuto il parere positivo dal Consiglio provinciale di Catanzaro, inserì l’opera nel Piano di assetto territoriale”. E da quel giorno si è ancora in attesa della sua ultimazione. Il primo appalto della Trasversale fu aggiudicato dalle imprese vincitrici del bando, nel 1983 e i 3 chilometri che uniscono Vazzano a Vallelonga sono stati ultimati il 1985. Mentre per il secondo lotto consegnato, quello che interessa Chiaravalle e Argusto, si arriva al 2006 e ci sono voluti ben 11 anni di lavori.
Ogni tronco dei lavori della Trasversale è suddiviso in diversi lotti il cui avanzamento nei decenni, difatti, ha subito, disguidi, infiltrazioni ‘ndranghetiste, recessione dei contratti, rallentamenti e quant’altro. E a pagarne le conseguenze sono sempre stati i cittadini che da generazioni, si può giustificatamente dire, aspettano che tutti i tratti della Trasversale delle Serre siano presto cantierabili così da riprendere la sua costruzione, e poter dire una volta per tutte: “finalmente è terminata”.
E a questo proposito, proprio negli ultimi mesi, qualcosa si sta muovendo. Qualche settimana fa, difatti, l’Anas ha ricevuto l’ok da parte del Mit in merito alla convenzione per il superamento del colle dello Scornari, un tratto lungo 1km e mezzo per il quale sono previsti 20 milioni di euro, finanziati da fondi regionali. Il progetto definitivo per questo tronco è stato già approvato, ricevendo tutti i pareri e resta da fare solo la progettazione esecutiva. Nei prossimi mesi è atteso il via per un secondo cantiere, quello del superamento del cimitero di Vazzano per 700 metri, per il quale il finanziamento previsto è di ulteriori 8 milioni di euro, sempre con fondi regionali.
A spiegare a che punto sono i lavori di completamento della Trasversale delle Serre, fin qui giunti, e quelli prossimi a partire, sono l’ingegnere Francesco Caporaso - responsabile Struttura Territoriale Anas Calabria - assieme all’ingegnere Silvio Canalella - responsabile Nuove Opere Anas - che hanno fatto il punto dell’intera situazione. Come sottolineato dai due responsabili, tutta l’attività progettuale che riguarda la Trasversale delle Serre, come anche tutti i grandi interventi della Calabria, non vengono svolti presso il coordinamento territoriale della Calabria ma direttamente dalla Direzione generale dell’Anas a Roma, la quale l’affida all’esterno.
Da maggio dello scorso anno, quando in una riunione è stato fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori della Trasversale delle Serre - dall’allora responsabile del Coordinamento Territoriale Anas Calabria dottore Giuseppe Ferrara - ad oggi che cosa è cambiato?
«Il tracciato della Trasversale delle Serre si innesta nella A2 dallo svincolo di Vazzano e termina sulla SS 106 in prossimità di Soverato. Il tracciato è lungo 56 Km e 500 mt di cui ne sono stati già realizzati e aperti al traffico 36 Km e per completare l’opera ne mancano, esattamente, 17,9». Ha specificato Canalella, continuando: «Ad oggi, i lavori che sono in stato più avanzato sono due piccoli interventi che riguardano il superamento del colle dello Scornari, per 1 km e mezzo, e quello del superamento del cimitero di Vazzano, per 700 metri. Entrambi i due interventi sono finanziati con fondi regionali: 20 milioni di euro per il primo e circa 8 milioni e trecento mila euro per il secondo. Al momento abbiamo ricevuto l’ok da parte del Mit per la convenzione sul tratto dello Scornari. Entrambi gli interventi hanno il progetto definitivo approvato con tutti i pareri e resta da fare solo la progettazione esecutiva. Nel frattempo, per accelerare i tempi, Anas ha già concordato con il progettista una serie di attività preliminari che sono state già avviate, e si prevede la relazione dei due progetti esecutivi per un periodo di circa due, tre mesi, Entro l’anno andranno comunque in gara d’appalto, da fine marzo dovranno trascorrere altri tre mesi per la progettazione esecutiva e dopo verrà bandita la gara d’appalto. L’avvio materiale dei lavori, potrebbe iniziare nel 2021».
Quali altri tratti saranno interessati a breve dai lavori di progettazioni e completamento?
«Il tratto tra Vazzano e Vallelonga, che è quello più importante e il cui finanziamento è di circa 128 milioni di euro - interamente finanziato dal Fondo sviluppo e coesione (FSC). Il tracciato è già definito e deve essere avviata la progettazione definitiva. La società di ingegneria che ha vinto l’accordo quadro è la stessa dei 2 interventi succitati e sta già lavorando in forma preliminare e redigendo il piano di indagine (tutte le indagini geologiche, geotecniche che sono da supporto alla progettazione definitiva). Il contratto applicativo e progettistico è stato previsto e da aprile, formalmente, si avvierà la progettazione definitiva dell’opera. Questa avrà, ovviamente, un periodo di “gestazione” sia progettuale che dell’iter approvativo un po’ lungo perché si dovranno acquisire i vari pareri tra cui la valutazione di impatto ambientale che è quella che impegna di più. Il progetto definitivo da mandare agli enti per i pareri dovrebbe essere previsto entro fine 2020 e l’appaltabilità dell’intera opera è prevista nel 2021, ad inizio anno nuovo dovrebbero avviare le attività di recepimento dei pareri, per poi passare alla concertazione esecutiva». «Il più tribolato è lo stato dell’ultimo tratto – il Tronco 5 che va da Gagliato a Soverato – inizialmente suddiviso in due lotti di cui il lotto 4 è suddiviso, a sua volta, in due stralci. Inizialmente erano tre progetti, finanziati uno per la sola progettazione - il lotto 4, primo stralcio - e quello intermedio finanziato sia per la progettazione che per i lavori. Il progetto originale secondo questa suddivisione non aveva trovato gradimento dei territori per cui è stato oggetto di profonda revisione che consiste nell’adeguare un tratto di strada provinciale già esistente. Questo consentirebbe di ridurre i costi e, possibilmente, rientrare nei finanziamenti disponibili, altrimenti si chiederà un finanziamento integrativo. La progettazione viene svolta in un unico lotto, quindi per intero, un progetto unico per il quale c’è già l’accordo quadro; il progettista è sempre la stessa società e anche qui si sta facendo il contratto applicativo. Nelle more è già stato avviato lo studio dei possibili tracciati, come è stato individuato come intervento l’adeguamento di una strada provinciale esistente fino a chiudere l’itinerario. Anche per il tratto tra Novalba e Cardinale (lotto il cui contrato è stato rescisso), al momento stiamo facendo il collaudo delle opere parzialmente eseguite, il progetto di completamento e il riappalto dell’opera. E, proprio in questi giorni ci stiamo occupando di questa questione complessa perché riprendere le opere parzialmente realizzate è molto difficile. Per questo tratto della bretella ci sono altri 12 mln di euro di spesa prevista».
Che cosa prevede il progetto?
«Di razionalizzare una strada tipo C1, che prevede un’unica carreggiata con due corsie di marcia con il limite di velocità di 90km orari. In questo caso i finanziamenti disponibili ad oggi sono di 54 milioni di euro e di 64 milioni per un totale di 118 milioni di euro. Al momento è finanziato solo il primo importo di 54 mln di euro dei 110 della vecchia configurazione che arrivava a quasi 200 milioni. Con la riprogettazione l’importo di questo tronco dovrà essere rielaborato perché adesso la progettazione non prevede più le varianti plano-altimetriche ma una riqualificazione della strada provinciale esistente. Per ora i 54 mln di euro sono sufficienti per elaborare una progettazione ed eventualmente realizzare uno stralcio funzionale».
Quanto è lungo il tratto della Strada provinciale che si dovrà adeguare?
«Circa 4km e mezzo, su un totale di circa 8 km totali. Su questa riprogettazione c’è da accogliere e da valutare l’istanza di alcuni Comuni che già ci sono pervenute. Le richieste sono state già inoltrate al progettista che le sta valutando».
Quanto è stato speso fino ad oggi?
«Per i tratti già realizzati ad oggi, sono stati spesi 221milioni e 800mila euro, È previsto per tutta la progettazione dei tratti nuovi un investimento complessivo di ulteriori 368 milioni e mezzo, a fronte di un finanziamento attuale di 224 milioni e 800mila euro. La riprogettazione di tutto questo tratto, che ovviamente condurrà a delle ottimizzazioni e delle forti economie di spesa, potrebbero diminuire la somma preventivata da spendere».
I ritardi registrati in questi decenni nei lavori, sono dovuti anche alla burocrazia?
«Certamente, soprattutto quando si tratta di acquisizione di valutazione di impatto ambientale – a seconda se è regionale, provinciale o comunale -, che è un procedimento lunghissimo. Ad esempio, per avere un nulla osta dal Provveditorato delle opere pubbliche Sicilia e Calabria, al quale abbiamo inviato il progetto definitivo per il superamento del cimitero di Vazzano, sono trascorsi undici mesi».
Rispetto a quanto ha illustrato, quanto tempo ci vorrà, ancora, per vedere definitivamente completata la Trasversale delle Serre?
«I tempi di lavoro per il primo tratto circa 18 mesi dall’inizio dei lavori. Per gli altri interventi restanti e per il tratto finale, più o meno 50 mesi dall’inizio dei lavori».