Paolo, originario di Villa San Giovanni, diplomatosi al Liceo Scientifico di Reggio Calabria Leonardo da Vinci, in tempi rapidissimi ha conseguito la laurea con una tesi che aveva come argomento proprio la realizzazione di una app per Android. Adesso si sta specializzando in Ingegneria Informatica e delle Comunicazioni, sempre a Reggio, e rappresenta senza dubbio uno di quei talenti che la Calabria non dovrebbe lasciarsi sfuggire.
Bella soddisfazione arrivare, così giovane, a realizzare applicazioni per Android. Cosa provi?
Sviluppare applicazioni per Android è motivo di grande soddisfazione, poiché è un sistema operativo che mi ha affascinato da subito e che seguo dagli albori. In un certo senso mi sembra un po’ di prendere parte al suo processo evolutivo”.
Cos’è un’app?
Se dovessi dare una definizione formale direi che si tratta di un software che esegue una o più funzioni per permettere agli utenti di raggiungere un preciso obiettivo nella maniera più semplice e intuitiva possibile; per me è l’esatta rappresentazione delle mie idee.
Le tue, in particolare, a cosa servono e come ti sono venute in mente?
La prima, TakeMyLoc, viene realizzata come argomento della mia tesi di laurea; si tratta di un’app che serve per condividere le informazioni sulla propria posizione in tanti modi diversi, sfruttabile sia in situazioni quotidiane che di pericolo o per l’organizzazione di eventi.

La tua passione per la tecnologia come e quando nasce?
La mia passione per la tecnologia, ma soprattutto per l’informatica, nasce qualche anno fa quando, seduto davanti al 486 di mio zio Consolato, sfogliavo enciclopedie sempre diverse e mi sorprendevo per le nuove peculiarità che di anno in anno ne stravolgevano e ne rivoluzionavano l’interfaccia.
I risultati che hai raggiunto dimostrano che l’Università di Reggio Calabria non è poi così male. Dalle un voto.
L’Università di Reggio Calabria credo sia in grado di fornire la formazione necessaria a qualsiasi tipo di studente che si interessi di una qualsiasi disciplina. Non posso sottrarmi, ad esempio, dal ringraziare tutti i professori del dipartimento di Informatica, in maniera particolare il prof. Ursino che mi ha trasmesso questa passione per la creazione e lo sviluppo di applicazioni.
In cosa e come potrebbe migliorare l’Ateneo in cui hai studiato?
Credo che potrebbe essere importante avvicinare molto di più gli studenti ai laboratori in maniera tale da aiutarli a visualizzare fisicamente tutti quei concetti che, altrimenti, rimangono sui libri.
Quali i tuoi programmi futuri?
Ho tante idee per la testa, ma per adesso mi dedico essenzialmente a portare avanti i miei studi di specializzazione. Spero un giorno di far parte di un team di sviluppo molto importante.
Credi che sarà necessario emigrare per realizzare i tuoi sogni?
Sicuramente non è un buon periodo per l’Italia, all’estero c’è la possibilità concreta per gli sviluppatori di realizzare le proprie idee. Spero di rimanere nel mio paese ma non escludo la possibilità di andare via.