Aida Onlus è un’associazione che promuove campagne di sensibilizzazione e solidarietà a favore di tutte le persone diversamente abili, affinché queste non vivano, come spesso accade, nell’indifferenza e ai margini della società.
Tutto nasce nel 2005 dal lavoro del suo presidente, Reno Insardà per coronare un sogno conservato nel cuore fin dalla tenera. Reno, 9 anni, ragazzo allegro e pieno di vita, conosce 'Mico', disabile, da tempo in carrozzina, che sembra non voler più avere rapporti con il mondo. Un giorno Reno, che frequentava la parrocchia, fa visita a 'Mico' insieme al parroco per dargli forza e speranza. Quel giorno ha segnato l’inizio di una lunga e intensa amicizia, ma soprattutto ha posto le basi per quella che oggi è diventata una realtà viva e punto di riferimento di tanti giovani disabili che non vogliono arrendersi ai tiri mancini della vita.
Dopo la morte di Mico nel 1998, Reno Insardà ha dato così vita alla sua associazione Aida Onlus, a Laureana di Borrello: “Noi crediamo che essere disabili non voglia dire solitudine e abbandono. Siamo convinti che tutti abbiano il diritto a essere felici e a condurre una vita normale. Il nostro obiettivo principale è quello di reinserire i disabiliti nella vita quotidiana e sociale soprattutto attraverso lo sport”.
A segnare il passo delle attività della onlus sono i tanti volontari che quotidianamente danno sostegno e assistenza ai numerosi giovani che ruotano intorno all’associazione: “Grazie al duro lavoro - continua Insardà - siamo riusciti a creare la prima squadra di basket in carrozzina , anche una squadra di tiro con l’arco, facendo gareggiare contemporaneamente normodotati e ragazzi in carrozzina. Crediamo nel valore dello sport e siamo convinti che ogni giovane può trovare la forza per vivere una vita normale”.
Sono proprio i giovani che oggi rappresentano il motore dell’associazione. Due esempi su tutti: Francesco Comandé, che nonostante abbia perso una gamba è diventato due volte campione italiano nei 200 metri, ed Enza Petrilli: “Nel 2016, Enza ha avuto un violento incidente mentre andava ad una festa con il fidanzato, perdendo l’uso delle gambe. Ma non si è data per vinta e oggi rappresenta una delle atlete più forti nel tiro con l’arco. A febbraio dello scorso anno è arrivata terza ai campionati italiani e quest’anno sempre a febbraio ha conquistando prima l’argento nella categoria senior arco olimpico femminile e poi il secondo posto negli assoluti ai campionati nazionali di classe indoor para-archery di Pesaro. È una delle ragazze più forti che abbia mai conosciuto”, racconta il presidente di Aida.