Il progetto “Luoghi di sport in carcere” avrà attuazione (da martedì 16 ottobre sino alla fine del 2018) nella casa circondariale Ugo Caridi di Siano e nell'Istituto penale minorile. Ad avviso del delegato provinciale del Comitato olimpico Giampaolo Latella: "Tutti hanno diritto a una seconda chance.
E lo sport è uno strumento straordinario per favorire l'inclusione sociale e la rieducazione dei condannati nel rispetto della Costituzione. Nasce con questa finalità il progetto 'Luoghi di sport in carcere' che, grazie al Coni regionale, si svolgerà a Catanzaro". Ha aggiunto Latella nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Catanzaro: “Ringrazio il presidente Maurizio Condipodero e la giunta del Coni Calabria per aver riservato particolare attenzione alla provincia catanzarese. Vogliamo dare una mano per il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione della casa circondariale di Siano attraverso l'attività fisica, contribuendo a dare attuazione ai principi della Cedu per la violazione dei quali l'Italia fu condannata cinque anni fa dalla Corte di giustizia europea con la sentenza Torreggiani. Nel caso dei minori, che sono al centro del 'focus' del progetto, vogliamo invece favorire la socializzazione e l'educazione al rispetto delle regole e degli avversari. I più giovani non possono essere esclusi dalla società, ma vanno messi nelle condizioni di diventarne protagonisti in positivo". Dal Rapporto 2017 (“Il carcere che non cambia”) di Antigone si evince che “occorre modificare il pensiero intorno allo sport e iniziare a interpretarlo anziché quale passatempo ludico, come un’attività strumento di espressione diretta della propria personalità e,come tale, come diritto umano. Cosi è stato definito dall’Unesco nel 1978 nella Carta internazionale dello sport e dell’educazione fisica”. All’incontro con i giornalisti ha preso parte Isabella Mastropasqua, direttore del Centro di giustizia minorile della Calabria, che ha ringraziato il Coni "per un progetto che condividiamo totalmente e che auspichiamo venga riproposto in futuro, perché vorremmo che tanti altri ragazzi abbiano questa opportunità che si sta creando grazie alla sensibilità e all'attenzione delle istituzioni sportive calabresi".