L'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria ha avviato la propria attività formativa nel 1967 ed è la prima in ordine di istituzione in Calabria e la terza nell'Italia meridionale dopo quelle di Napoli e Palermo.
Da cinque anni l’Accademia è diretta dalla Prof.ssa Maria Daniela Maisano, docente di Anatomia artistica. Una guida attenta e scrupolosa che ha migliorato gli standard della ‘scuola’, ma soprattutto, ha dato un contributo importante alla crescita culturale della città metropolitana di Reggio Calabria, con iniziative che hanno riguardato attività e approfondimenti extra disciplinari, lavorando in sinergia con le Istituzioni del territorio. L’Accademia - spiega la Direttrice Maisano - ha una ricca offerta formativa di corsi di primo e secondo livello: Pittura, Scultura, Scenografia, Decorazione, Grafica d’Arte, Comunicazione e didattica dell’Arte, Fumetto ed Illustrazione e Progettazione della Moda. I locali altamente attrezzati della struttura – con laboratori di produzione audiovisiva, di fonderia, di grafica, di fotografia, di restauro lapideo, di scenotecnica, per citarne solo alcuni – garantiscono agli studenti un completo percorso teorico-pratico e sperimentale. A queste aree funzionali sono associati due servizi di ulteriore qualificazione: la Biblioteca “A. Frangipane”, munita di catalogazione informatizzata e di un patrimonio di oltre 6.000 volumi e l'Aula Magna “G. Marino”, dotata dell’attrezzatura per l'organizzazione di convegni, videoconferenze e lezioni-spettacolo. Inoltre, la Pinacoteca d'arte contemporanea, per Maria Daniela Maisano, rappresenta la “vetrina” d'eccellenza della memoria artistica dell'Istituzione, con le sue oltre 70 opere, alcune delle quali realizzate dai docenti che, nel corso del tempo, hanno insegnato in Accademia, ed altre donate da artisti di acclarato prestigio. L'Accademia - conclude la direttrice - ha pubblicato diverse edizioni del giornale d'arte BRUTIUM, periodico fondato nel 1922 da Alfonso Frangipane, veicolo della più significativa produzione artistica ed estetica.
Come e dove nasce la sua carriera di docente?
“Il mio percorso di studi non è stato prettamente artistico, ma la mia passione è sempre stata il disegno e la pittura. Ho dunque iniziato la mia esperienza artistica presso la scuola di pittura e finito il percorso, ho presentato la mia candidatura come docente di Anatomia artistica, all’Accademia delle Belle Arti. Nella graduatoria arrivo prima presso l’Accademia di Palermo all’età di 25 anni. Inizia così la mia carriera da insegnate. Fin da subito noto che l’insegnamento è quello che mi piace fare, stare a contatto con gli allievi. Per me insegnare è stata sia una crescita professionale ma anche umana creando rapporti individuali con gli allievi. Dopo anni trascorsi a Palermo e Catanzaro e poi nuovamente a Palermo, arrivo a Reggio Calabria come docente e faccio parte del Consiglio Accademico. Un anno dopo divento vice direttore dell’Accademia che era diretta dal prof. Lazzaro, per ben tre anni. Alla fine del mandato mi candido come direttore, sollecitata anche dai colleghi e vinco le elezioni. Il mio percorso come direttrice è stato sempre ostacolato da una azione amministrativa lenta e burocratizzata che rallenta la realizzazione delle proposte innovative a cui in questi anni ho lavorato, ma continuo con determinazione a cercare nuove soluzioni per far si che sia l’Accademia ma anche la cultura artistica del nostro territorio possano crescere.”
Cos’è esattamente l’Accademia e quali sono le opportunità lavorative che offre agli studenti che finiscono il percorso di studi?
“L’Accademia è una fucina di talenti, sia artistica ma anche culturale. Quest’anno, come accade ormai da anni, c’è stata la settimana della cultura, una serie di incontri con imprenditori e artisti (tra cui l’editore Rubbettino, il Lanificio Leo e Mario Romano Editore) che ci ha permesso non solo di far entrare i nostri studenti in stretto contatto con gli ospiti ma di far conoscere all’esterno quello che si fa all’interno della nostra realtà accademica. Noi da poco abbiamo attivato un corso di fashion design, grazie al quale abbiamo partecipato alla fashion week con abiti di evidente riferimento alla nostra appartenenza alla Magna Grecia. Le sinergie con il mondo del lavoro e della cultura hanno permesso anche ad alcuni studenti di partecipare a stage formativi in ambito teatrale, artistico, fotografico e non solo. Ad esempio i nostri studenti hanno realizzato la scenografia e i costumi dello spettacolo “Penelope” di Scena Nuda partito da Reggio Calabria e attualmente in tournée internazionale dal festival Due Mondi di Spoleto ad Atene; gli allievi sono stati coinvolti nell’ambito di Manifesta XII a Palermo, nel festival culturale nazionale “Popsophia, filosofia del contemporaneo” nelle Marche, nella VII Biennale internazionale di fotografia di Pechino. L’Accademia, quindi, non si occupa soltanto della formazione didattica ma mette gli studenti in relazione con il mondo esterno, avviandoli alla vita professionale”.
Cosa si aspetta per il futuro dell’Accademia alla fine del suo mandato?
“Mi aspetto che questa mia direzione, tesa a valorizzare le risorse umane e artistiche sia interne che esterne in uno spirito di collaborazione e crescita comune, abbia lasciato un messaggio positivo: l’Accademia non è solo un luogo di lavoro, è una fucina di creatività e cultura che rappresenta un patrimonio per la nostra comunità e che va tutelato e sostenuto. Mi auguro che i docenti continuino a creare un percorso comune volto al rafforzamento di una istituzione che merita di essere conosciuta e valorizzata dalla città, una “culla della cultura” indispensabile anche alla crescita di Reggio Calabria. Investire energie e risorse nella crescita dell’Accademia, significa investire nel futuro della nostra città e delle nuove generazioni”.