Tre seminari ed un convegno conclusivo che si terrà in autunno. “Iniziative - ha puntualizzato il presidente Stefano Priolo - che potranno essere utili per riflettere assieme, discutere ed animare la vita democratica ed istituzionale, su quelle che crediamo siano le linee guida fondamentali per pensare e realizzare un futuro diverso e migliore della nostra terra.

Il primo seminario, coordinato dall’ex consigliere regionale Battista Iacino, si è svolto a Cosenza ed ha avuto il seguente titolo “Difesa, organizzazione e valorizzazione del territorio e dell’ambiente calabrese”. Si è inteso avviare, così, un percorso di riflessione che proseguirà con l’iniziativa dal tema: “Il futuro delle politiche di coesione territoriale e sociale. Risorse nazionali e comunitarie: fattori e settori produttivi da sviluppare in Calabria” (maggio 2013 – con il coordinamento di Ernesto Funaro) e con l’altro dal titolo “Istruzione – Alta Formazione – Cultura e Beni Culturali” (Giugno 2013 – coordinamento di Costantino Fittante). La conclusione di questi scambi di idee e di esperienze, maturate nel territorio calabrese, si avrà in autunno con un convegno che riassumerà il lavoro fatto nei tre seminari. “Un’ iniziativa – ha ancora puntualizzato Priolo - che pensiamo di realizzare di concerto col mondo istituzionale e sociale”. Ai lavori del primo incontro hanno partecipato il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ed il presidente dell’Amministrazione provinciale di Cosenza Mario Oliverio; è stato presente ai lavori anche il consigliere regionale Rosario Mirabelli.

Nei prossimi appuntamenti, l’Associazione farà attenzione alle problematiche delle attività produttive, delle piccole e medie imprese, delle nuove frontiere dell’agricoltura, del turismo, dell’istruzione, della formazione e dei beni culturali.
All’evento di Cosenza hanno dato un contributo scientifico il prof. Francesco Timpano, direttore del Centro Studi di Politica Economica e Monetaria “Mario Arcelli” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, sul contesto economico-sociale della Calabria : opportunità e vincoli. Sulle problematiche della difesa del suolo in Calabria ha svolto un’approfondita relazione il geologo Tonino Caracciolo, che si è soffermato sull’analisi del territorio, sui caratteri fisici, morfologici ed ambientali, sulle sue risorse e valori ed ha richiamato l’attenzione sull’urgenza di definire un organico pianodi manutenzione poliennale per ridurre i tanti e frequenti rischi collegati al dissesto idrogeologico e al rischio sismico. “E’ necessario individuare - ha aggiunto Iacino - zioni in grado di valorizzare le tante risorse di questo territorio; il patrimonio boschivo e forestale, i parchi, il sistema costiero, il patrimonio archeologico, il suo clima; un mosaico ricco che può diventare un volano di sviluppo reale. La Calabria da regione periferica dell’Europa può diventare, per la sua proiezione nel Mediterraneo, un importante ponte verso il nord Africa”.
Il prof Demetrio Gattuso, ordinario di Pianificazione ed economia dei trasporti dell’Università di Reggio Calabria, ha fornito elementi importanti sui temi della mobilità, mentre Pietro Alessandro Polimeni, coordinatore Ambiente Polo NET (Natura – Energia – Territorio), ha svolto una relazione sulle emergenze ambientali: proposte e realizzazioni sperimentali del Consorzio NET- polo di innovazione tecnologica regionale.
L’Associazione, ha spiegato Iacino, non ha l’ambizione di presentare un compiuto ed organico progetto per la Calabria: “Siamo invece animati dall’ idea che sia necessario compiere ogni sforzo per delineare un nuovo percorso capace di frenare gli attuali processi di crisi. Per fare questo pensiamo che sia necessario uno sforzo generale; in campo le forze politiche, istituzionali, sindacali , culturali, i saperi scientifici, le forze imprenditoriali. Utilizzando quel materiale prezioso fatto di ricerche, indagini, studi, è possibile una lettura senza sconti della realtà calabrese e favorire l’apertura di un cantiere ove costruire una trama di pensieri forti ed essere in grado di misurarsi con il futuro. Le vecchie ricette si sono dimostrate inadeguate e con i vecchi strumenti è impossibile misurarsi con la complessità degli attuali assetti economici e sociali. Per questo va aperto in Calabria un grande dibattito, ricco di stimoli nuovi, suggestioni culturali, definendo un manifesto sui grandi temi della contemporaneità; individuando prospettive e suggerendo soluzioni capaci di accendere speranze”. Battista Iacino ha sostenuto che “Alle difficoltà si risponde con una adeguata attrezzatura culturale sorretta da una vasta e diffusa partecipazione di una molteplicità di soggetti da quelli istituzionali a quelli politici, sociali, imprenditoriali e intellettuali. Un progetto assai ampio con l’ambizione di coinvolgere l ’intera comunità che attraverso una pluralità di strumenti, si confronti, discuta, si contamini. Riteniamo - ha concluso - che solo con una decisa azione di contrasto si può evitare che il declino diventi ineluttabile o irrimediabile. In questo contesto va aggiornata la stessa questione meridionale; con un Mezzogiorno che da problema può diventare una riserva potenziale capace di costituire una importante occasione di sviluppo per l’intero paese. Il percorso non si presenta facile ma la strada da battere diventa obbligata se si vuole evitare il rischio di una ulteriore marginalizzazione della Calabria. E’ necessario lasciare il porto, non basta cambiare banchina, bisogna prendere il largo, un viaggio che deve assumere i caratteri di una sfida. La Calabria deve trovare l’ambizione di partecipare , con le sue energie e le sue importanti risorse, alla costruzione di una nuova pagina della sua storia”. Singolare, in chiusura, il richiamo di una celebre poesia - “Itaca” - Kostantinos Petrovis Kavafis - poeta e giornalista greco – per dare il senso della direzione che la Calabria deve imboccare e l’ambizione che deve nutrire per trovare la sua Itaca:
“Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
Non temere le difficoltà se il pensiero resta alto.
Sempre devi avere in mente Itaca,raggiungerla sia il pensiero costante”.