Nella regione Calabria oltre alle città che hanno ricevuto la bandiere blu e quelle già note ai turisti, spicca Reggio Calabria la città più grande e antica della regione, la seconda città più antica d’Italia, al centro del Mediterraneo, in una posizione geografica strategica, tra i paesi europei, i paesi del Nord Africa e il Medio Oriente, situata per 23 Km sulle rive orientali dello Stretto di Messina, si arrampica su una vasta zona collinare fino a raggiungere le pendici dell’Aspromonte.
La recente manifestazione della Foundation for Environ, arrivata alla sua 30^ edizione, ha concesso “la bandiera blu” a 342 spiagge di 163 Comuni e 67 approdi turistici, sulla base di 32 criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio (dalla depurazione delle acque alla gestione dei rifiuti, dalle piste ciclabili agli spazi verdi, ai servizi degli stabilimenti balneari).
La Calabria conquista due spiagge in più, “Soverato (Catanzaro) e Roseto Capo Spulico (Cosenza)”, rispetto alle 5 del 2016 (Praia a Mare e Trebisacce, in provincia di Cosenza; Cirò Marina e Melissa (Crotone); Soverato (Catanzaro) e Roccella Jonica (Reggio Calabria); aggiudicandosi così ben sette bandiere blu per la stagione 2017.
780 sono i chilometri di costa che bordano la Calabria. Una moltitudini di paesaggi dalle scogliere spettacolari alle spiagge di sabbia candida e fina che vengono corredate da miti e leggende; come nella spiaggia di Torre Ruffa a Capo Vaticano. La leggenda narra di Donna Canfora, nobile, ricca e molto bella catturata dai Saraceni. Quando si trovò sulla nave dei musulmani, si gettò risolutamente in mare gridando: "Le donne di questa terra preferiscono la morte al disonore".
Donna Canfora scomparve fra le onde, ma da quel giorno, si narra che le acque del mare, in quel punto, diventarono di un azzurro cangiante come le sfumature del colore del velo che la donna di Ricadi portava.
Mentre nella baia di Sant’Irene o conosciuta anche con il nome baia “delle Sirene” esistono due storie una leggendaria e una archeologica. La leggenda racconta che sullo scoglio della Galea venissero imprigionati e condannati a una morte lunga e dolorosa i pirati che osavano rubare il tesoro nascosto all’interno del costone roccioso. Mentre secondo gli studi archeologici, lo scoglio non sarebbe mai stato una prigione dove i pirati venivano torturati dalle sirene, bensì una tonnara romana. Tra l’altro delle due rinvenute in Calabria, (l’altra nella Rocchetta di Briatico), quella di Sant’Irene sarebbe la meglio conservata.
Il turismo, pertanto, oggi più che mai, essendo espressione di una città metropolitana, deve costituire una leva strategica per la rinascita economica di Reggio e della sua provincia, volano di sviluppo per tutti i settori, dall’imprenditorialità, al sistema dei trasporti, alla comunicazione per la sua promozione culturale e socio-economica.

La Calabria, dal punto di vista geografico, risulta ben lontana dalle aree forti dell’economia, sia nazionali (Lombardia, Emilia, Piemonte, Veneto) sia internazionali (Germania su tutte). La sua raggiungibilità dalle aree che generano turismo, di conseguenza, deve passare necessariamente attraverso l’uso del trasporto aereo e navale la cui convenienza risulta determinata dai fattori tempo e costo.

Manca forse a noi stessi calabresi la piena conoscenza e la valorizzazione dei beni di cui disponiamo, la formazione di operatori turistici e imprenditori potrà avviare una seria, puntuale, onesta e concreta azione di promozione delle nostre bellezze che tutti ci invidiano. La prospettiva è che lo sviluppo della Calabria parta dai Calabresi stessi.