Il via libera arriva nella serata, suggellando, di fatto, un proficuo percorso legislativo che ha tenuto conto delle diverse proposte in materia, integrandole e valorizzandole, senza perdere mai di vista l’obiettivo primario: assicurare l’organicità della proposta finale.
E’ questo quel “quid” in più per il quale il relatore Alfonsino Grillo, subito dopo la votazione, ha rinnovato la sua soddisfazione, nella consapevolezza di essere riusciti ad andare oltre il testo unico e la semplice semplificazione legislativa, cercando invece di cogliere, il valore “vivente” e sistemico della norma.
Cinque titoli racchiudono questo sforzo legislativo che nasce dalla volontà di guardare ai nostri emigrati come risorsa continua della nostra terra nel segno di un legame che nessuno confine geografico o distanza potranno mai spezzare, soprattutto, se a loro supporto, arrivauno strumento ad hoc e fortemente innovativo, che tende una mano importante ai tantissimi immigrati che ci rappresentano.

Il terzo titolo offre un supporto a quell’associazionismo che, in molti campi, finisce con l’assumere un ruolo sempre più importante e prezioso, complementare e integrativo, rispetto a quello dello Stato. In questo caso, è il principio costituzionalmente garantito della sussidiarietà orizzontale a venire in luce. Infine, il quarto e il quinto titolo garantiscono la completezza della materia, definendo da una parte i profili funzionali della governance e disciplinando compiti e modalità di funzionamento della Consulta regionale dei calabresi all’estero e della Fondazione dei calabresi nel mondo. Dall’altra, gli strumenti di programmazione settoriali, le disposizioni finanziarie e le abrogazioni previste.