“È indubbiamente motivo d’orgoglio che la Calabria sia stata la prima Regione d’Italia a legiferare nella promozione e nella diffusione della lettura in età prescolare, coprendo un gap preoccupante che vede solo il 25% della popolazione, approfondire, dopo i sei anni, libri che non siano quelli di testo”.
Così, il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto ha illustrato, a Palazzo Campanella, spirito e contenuti della legge regionale approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa nella seduta del 16 ottobre scorso che incentiva la lettura nell’età che va da zero a sei anni. Al dà del primato nazionale, il presidente Irto ha espresso soddisfazione per “la scelta consapevole e responsabile del Consiglio regionale di avere investito sul futuro e sulle nuove generazioni, operando un significativo salto culturale”. Al tavolo dei lavori, moderati dal portavoce Giampaolo Latella, gli attori che hanno condiviso il percorso che ha portato all’elaborazione del testo e che vedrà il primo momento di incontro e confronto seminariale il prossimo novembre: Domenico Capomolla, referente regionale per la Calabria dell’associazione nazionale pediatri; Antonino Curcio, presidente regionale dell’associazione italiana biblioteche e Antonella Provenzano referente del progetto nazionale ‘Nati per leggere – Nati per la Musica” di Calabria e Sicilia. Significativa la rete che è stata messa in campo in una azione di concertazione dal basso con le associazioni e una forte collaborazione con il sistema bibliotecario regionale. “Una “vaccinazione” verso la povertà educativa e materiale della nostra regione”. Questa l’immagine diretta ed efficace di Domenico Capomolla, per il quale “il nuovo strumento normativo diventa contributo a concreto a rompere il circuito che viene a determinarsi in Calabria tra povertà educativa e povertà materiale. Inoltre- ha aggiunto- evidenze scientifiche portano in questa direzione, visto che la fascia e da zero a sei anni è proprio quella in cui il cervello è in formazione e si creano le fondamenta del bambino. Studi scientifici dimostrano, infatti- ha aggiunto Capomolla- che questa età è di massima elasticità e capacità nell’apprendere”. “E’ un primo passaggio significativo- – ha rilanciato Antonio Curcio-, ma è altrettanto importante che, magari già dal prossimo Bilancio regionale, vengano finalizzate. Risorse specifiche per far crescere i libelli di lettura nella nostra regione”. “Per crescere un bambino ci vuole tutto il villaggio”, ha concluso Antonella Provenzano mettendo in evidenza il valore della rete quale momento altamente qualificante della legge.