Due donne unite dallo stesso obiettivo: dare voce alla Calabria tinta di “rosa”, alle donne di una terra dalle mille sfaccettature, che unisce in una sorta di caleidoscopio colorato la bellezza dei paesaggi marini e montuosi, ma anche i disagi di una regione che rincorre, da sempre, sogni di progresso e arcobaleni di speranze.
Mariateresa Pugliese, Ceo dell’agenzia di comunicazione MP Studio, ed Enza Procopio, fotografa e visual artist, hanno dato vita a Soverato, nel fine settimana dedicato alla festa della donna, al progetto “Non sei sola, camminiamo assieme”.
Fino a domenica 9 marzo, la location del ristorante Miramare ospiterà eventi culturali, mostre fotografiche, dibattiti e spazi di intrattenimento tra apericena, momenti musicali e consulenze di hair e make up artist calabresi.
“Questo progetto – spiega a Calabriaonweb Mariateresa Pugliese- ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tante tematiche che abbracciano il mondo delle donne. Con l’amica Enza Procopio abbiamo pensato di creare a Soverato tre giorni di riflessione sulle lotte e le sfide che la donna ogni giorno deve affrontare. Un momento di ascolto e visione da condividere con gli uomini. Il simbolo della mimosa, il perché questo fiore si identifica nella donna, segna il punto di partenza di questo evento che prende forma in una regione meravigliosa come la Calabria che è entrata nel mio cuore. Sono di Bari, ma sono innamorata di questa terra davvero unica”.
La festa della donna rappresenta anche l’inevitabile momento in cui il triste fenomeno del femminicidio concentra a sé opinioni e commenti.
“Credo – ha sottolineato a tal proposito Mariateresa Pugliese – che bisogna alimentare e condividere ancor di più le campagne di sensibilizzazione verso questo argomento, il femminicidio, difficile e delicato, partendo da una informazione più decisa e dal far capire che la donna che subisce violenza non deve aver paura di denunciare, ma nello stesso tempo deve avere la possibilità di essere subito sostenuta e accolta in una struttura protetta, magari in compagnia di altre donne con le quali aiutarsi a vicenda. Chi subisce violenza ed ha la possibilità di scappare lo deve fare all'istante, sapendo già dove rifugiarsi perché i soccorsi non sempre sono immediati, anche se va rimarcata la grande utilità del numero telefonico anti violenza. Purtroppo la società di oggi si è involuta. Dalla donna che sta accanto all’uomo si pretende sempre di più e ciò scatena ansie e tensioni che purtroppo sfociano in terribili episodi di violenza gratuita. Per questo mi auguro che il progetto “Non sei sola, ma camminiamo assieme” possa contribuire, nel suo piccolo, a veicolare messaggi forti indirizzati al rispetto della figura della donna”.