Questa mattina a Palazzo Campanella l'associazione Adspem di Reggio Calabria è stata ricevuta dal Capo gabinetto del Presidente del Coniglio regionale Irto, l’avv. Ugo Massimilla.
Un momento di sensibilizzazione e di confronto voluto fortemente dalla presidenza del Consiglio, per cercare di allargare e diffondere un messaggio positivo sul tema della donazione del sangue. Numeri allarmanti che accendono una spia sulla raccolta - molto deficitaria in città - delle sacche di sangue.

Ugo Massimilla ha garantito il pieno sostegno del Consiglio su un aspetto di fondamentale importanza nella vita di tutti i giorni dei cittadini, proponendo l’idea di allestire periodicamente un punto di raccolta sangue nel Palazzo: “A nome del Presidente Irto, ho dato la massima disponibilità affinché il Consiglio regionale possa sensibilizzare e aiutare concretamente i volontari e i medici impegnati ogni giorno nella raccolta delle sacche di sangue. La drammaticità di questa emergenza ha bisogno dello sforzo di tutti. Il sangue è indispensabile alla vita: essenziale nei servizi di primo soccorso, in chirurgia, nei trapianti, ma anche nella cura di alcune malattie tra cui tumori, leucemie, anemie croniche. Donare il sangue è donare la vita!”
Sono 1000 sacche in meno rispetto allo scorso anno, fa notare la presidente dell’associazione Caterina Muscatello - “L'anno scorso sempre qua, in Consiglio regionale, abbiamo fatto un incontro sull’ emergenza sangue; la drammaticità sta nel fatto che ancora oggi stiamo parlando di emergenza. Il nostro impegno associativo è di oltre 30 anni, ma mi duole costatare che la risposta è esigua rispetto alle esigenze e le patologie degli Ospedali Riuniti. Le malattie del sangue senza il sangue donato non possono essere curate. Donare è ricevere! Vi prego di aiutarci a sensibilizzare tutti sul tema della donazione.” Piero Costantino, consigliere associazione Adspem, ha ribadito l’assoluta necessità della donazione, anche in termini di prevenzione del donatore: “Le malattie del sangue sono fulmini a ciel sereno, nascosti dietro l’angolo. Dobbiamo affrontate questo dramma della mancanza delle sacche di sangue con l’aiuto di tutti. Anche perché il donatore è monitorato e può prevenire e prevedere eventuali malattie”.
Accorato l’appello del dott. Alfonso Trimarchi, primario del centro trasfusionale degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria: “La città è ricaduta nell’ oblio, siamo 1000 sacche in meno rispetto allo scorso anno ed è una catastrofe: abbiamo sospeso questa settimana gli interventi chirurgici per garantire le emergenze. Nonostante gli appelli non c’ è risposta alle nostre richieste. Le altre città della Calabria hanno le frigo-emoteche piene, e Reggio da questo punto di vista è fanalino di coda. Dobbiamo svegliarci da questo assopimento, lo dico da reggino. La collettività ha bisogno di una forte sensibilizzazione perché l'ospedale ha bisogno di sangue. Essere donatori è uno stile di vita e non è un atto di pietismo. Oggi giorno esiste un’emergenza costante che ci incalza: una sacca di sangue è vita.”