Tra l'Aspromonte e la Sila si trova il Parco Regionale delle Serre, area naturale protetta della Regione Calabria che rappresenta nella sua interezza e bellezza una vera e propria eccellenza del paesaggio calabro.

Il Parco è percorso da due lunghe catene montuose, da grandi boschi e da corsi d'acqua con cascate altissime. Ricordiamo il bosco di Stilo, o i corsi d'acqua con cascate come la cascata del Marmarico alta circa 120 metri, nel comune di Bivongi, la cascata di Pietra Cupa, sulla fiumara Assi di Guardavalle e le cascate dell'Ancinale. I comuni che fanno parte del parco delle serre sono Acquaro, Arena, Badolato, Bivongi, Brognaturo, Cardinale, Davoli, Fabrizia, Francavilla Angitola, Gerocarne, Guardavalle, Maierato, Mongiana, Monterosso Calabro, Nardodipace, Pizzo, Pizzoni, Polia, San Sostene, Santa Caterina dello Ionio, Satriano, Serra San Bruno, Simbario, Sorianello, Spadola, Stilo. Cittadine che oltre al territorio montano, vantano dei borghi eccezionali pieni di storia e di cultura, artigianato e perché no anche gastronomica.

Insomma godono di un’attrazione di una terra affascinante che si manifesta nella sua bellezza che ammalia i visitatori e che si coniuga perfettamente con le loro richieste. Percorrendo i tanti itinerari, accanto alle bellezze della natura, si possono ammirare luoghi di culto di notevole importanza, tra le quali la secolare Abbazia dei Monaci Certosini di Serra S. Bruno, una delle poche rimaste ancora in attività tra quelle esistenti, il Santuario di Santa Maria del Bosco e il sepolcro del fondatore dell’Ordine dei Certosini, San Bruno di Colonia, sempre a Serra S. Bruno, nonché le testimonianze dell’archeologia industriale dell’epoca borbonica.
All’interno del parco, a Mongiana è ammirabile il Parco di Villa Vittoria, un vero e proprio giardino botanico di oltre 400 ettari, all’interno del parco, immersa nella natura si trova una vecchia fabbrica di armi interamente restaurata. La stessa passeggiata nei boschi nei vari periodi dell’anno, si colora di paesaggi ed emozioni sempre nuove, con colori e temperature sempre differenti che fanno ritrovare nella natura il giusto equilibrio. Percorrendo i boschi e le foreste del parco, fra gli alberi di Castagno, di Pino Laricio, di Ontano, di Faggio, di Abete bianco, di Leccio, di Pioppo bianco, di Acero, è possibile avvistare cinghiali, volpi, tassi, gatti selvatici, cavalli di razza avelignese e morgese, mufloni, daini, cervi, caprioli, donnole, faine, e uccelli vari tra cui: l’airone cenerino, fagiani, pavoni, il corvo imperiale, la cinciallegra, l’upupa, o il raro picchio nero. L’aspetto faunistico più rilevante del Parco delle Serre è la presenza del lupo, specie rappresentativa che ha scelto e riconquistato il territorio dopo decenni di assenza, non è difficile incontrarlo durante i periodi invernali nei pressi dei centri abitati con avvistamenti nel borgo di Davoli e Guardavalle.

Altrettanto rara e importante è la presenza dell’istrice. Altro fondamentale protagonista della fauna delle Serre è il Gatto selvatico. La geografia del territorio ha custodito l’ecosistema naturale grazie alla presenza di diverse montagne, contrapposte l’una all’altra, scavate da gole scoscese e sinuose, conservando dunque uno stato di mantenimento ottimale. L’ambiente, infatti, è stato investito da un lentissimo processo di trasformazione, tanto che l’eco-sistema oggi esistente è assolutamente simile a quello formatosi in epoca storica. Si può difatti asserire che il territorio offre opportunità ambientali molto varie, tra cui alcune praticamente perfette dal punto di vista eco-sistemico. Il parco, per la varietà di ambienti naturali, viene suddiviso in cosiddette zone, in modo che si applichino, a seconda della superficie interessata, diverse misure di tutela e salvaguardia del territorio.