Thursday, 20 March 2025

Relazione annuale sui tanti risultati conseguiti. Il ‘Garante per l’infanzia e per i minori’ conferisce un encomio all’Ufficio Stampa

‘Per lo straordinario lavoro che quotidianamente svolge a supporto della comunicazione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza’. Con queste

parole Antonio Marziale ha voluto sottolineare l’efficienza dell’Ufficio Stampa, senza la quale, l’attività del Garante non avrebbe ottenuto i tanti risultati certificati durante il corso della relazione annuale.
Un encomio ai giornalisti Romano Pitaro, Gianfranco Manfredi, Luisa Lombardo, Filippo Diano e Cristina Cortese per aver supportato con professionalità ed estrema disponibilità, l’azione dell’Ufficio del Garante, in ogni suo passo, nella promozione e nella divulgazione di iniziative volte a far conoscere un istituto importante ed indispensabile, soprattutto in una terra come la Calabria. 
“La comunicazione è fondamentale per il mio lavoro. Mi aiuta a far conoscere il senso dell’istituto che rappresento. Molti non sanno neanche che esiste un garante per i minori in Calabria. Per questo, è indispensabile il lavoro dell’Ufficio Stampa. Dai giornalisti del Consiglio regionale ho avuto la più assoluta disponibilità ad ogni ora del giorno per ogni giorno della settimana; senza di loro il mio lavoro risulterebbe monco. Il loro contributo mi offre uno strumento solido per sensibilizzare la coscienza collettiva intorno ai bisogni dei bambini.”
Marziale, al cospetto di un’aula - Auditorium Calipari - colma in ogni ordine di posto e con un parterre di alto profilo per la presenza delle più alte cariche istituzionali cittadine, religiose e delle forze armate, con la sua consueta passione ha rivendicato i tanti risultati ottenuti e i tanti obiettivi da raggiungere. Il tutto racchiuso in un volume di 169 pagine che restituisce contezza di quanto svolto dal garante in un anno di attività.
La convention moderata da Aldo Mantineo, caposervizio di Gazzetta del Sud, ha avuto dei brevi contributi artistici, molto toccanti, curati dai giovani studenti, venuti da ogni parte della Calabria. Ma il deus ex machina è stato lui, Antonio Marziale. Diretto e incisivo, ha sollecitato le istituzioni presenti a lavorare in sinergia per garantire una Calabria migliore a bambini vittime di violenze, e ai bambini che a causa di una forte dispersione scolastica rischiano di rinunciare al proprio futuro. Accorato anche l’appello affinché Reggio e la Calabria, nonostante l’odio e il razzismo che governano i social, possano continuare ad essere ‘isole’ accoglienti di minori che scappano dalla morte e dalla fame.
Il Presidente del Tribunale dei Minori Roberto Di Bella, ha rimarcato l’intuizione vincente di un lavoro sinergico interistituzionale. Ha fatto diretto riferimento al lavoro svolto, garante e amministrazioni giudiziarie, per l’approvazione di un protocollo d’intesa per la selezione e la formazione di tutori volontari per i minori non accompagnati. Ha richiamato l’attenzione soprattutto della scuola nel perseguimento di obiettivi delicati, come il contenimento della dispersione scolastica, che spesso cela assenze di giovanissimi per ragioni di disagio psichico e sociale, ma anche di adesione di questi giovani in situazioni poco edificanti, se non del tutto criminali. 

Il Presidente del Consiglio Nicola Irto, al quale sono state affidate le conclusioni, ha annunciato che a breve sarà approvato in Consiglio un testo unico di legge in materia di infanzia e adolescenza. Ed inoltre, sarà modificato lo Statuto regionale, concependo la tutela dei diritti dei più piccoli quale principio fondamentale e fondante della regione. Irto ha ribadito inoltre, la bontà della scelta fatta due anni fa quando chiamò Marziale a dare una mano al Consiglio regionale: “La scelta del Garante dimostra la lungimiranza con la quale abbiamo deciso di affidare un ufficio fondamentale per la nostra terra. Abbiamo rotto gli schemi del passato scegliendo e valorizzando il merito a dispetto di accondiscendenze politiche. Lo abbiamo fatto perché i bisogni dei minori e le attenzioni che gli si devono, non possono essere soggette a valutazioni di parte, ma devono ricoprire una priorità nell’agenda politica della nostra regione al netto della guida politica a cui fa riferimento.”

Irto ha sottolineato la centralità del Consiglio in una sfida quotidiana e nell’interesse dei minori: “Non abbassiamo la guardia, ancora c’è tanto lavoro da fare, perché i bambini, quelli indifesi, hanno bisogno dell’impegno e della serietà delle istituzioni. Il Consiglio, assieme al Garante, al Co.re.com. e all’istituto regionale scolastico, ha intrapreso un percorso di sensibilizzazione in questo senso.”