Marcello Fonte, reggino purosangue, ha vissuto la propria infanzia e adolescenza ad Archi, quartiere situato nella periferia nord di Reggio Calabria, dove all'età di 10 anni impara a suonare il rullante nella locale banda musicale (esperienza che rielaborerà nel film autobiografico “Asino vola”).
Si trasferisce a Roma nel 1999. Assume il ruolo di custode presso il Teatro Valle, spinto anche dal fratello scenografo, si appassiona alla recitazione e ottiene piccole parti in produzioni televisive e cinematografiche. Nel 2015 scrive, co-dirige (con Paolo Tripodi) e interpreta “Asino vola”, presentato al Locarno Festival all'interno della sezione Piazza Grande. Successivamente recita nella serie tv “La mafia uccide solo d'estate” di Luca Ribuoli (2016) e nei film “L'intrusa” di Leonardo Di Costanzo nel 2017 e “Io sono Tempesta” di Daniele Luchetti (2018). Nello stesso anno interpreta il ruolo del protagonista in “Dogman”, pellicola di Matteo Garrone che lo consacra alla storia cinematografica italiana e mondiale. Per “Dogman” vince il premio per la migliore interpretazione maschile al Festival di Cannes, l'European Film Awards per il miglior attore e il Nastro d'argento al migliore attore protagonista. Il 2 dicembre 2018 gli viene assegnato il Premio Internazionale "Vincenzo Crocitti", quale "Attore rivelazione dell'Anno".
Oggi è attore e regista sulla cresta dell’onda, vincitore della Palma D’oro al Festival di Cannes e di tanti altri riconoscimenti. Che valore hanno questi premi?
“Non pesano tantissimo… scherzi a parte – sono premi dal grande valore artistico, ma hanno per me un risvolto umano, perché mi ricordano il mio percorso, la mia storia e la mia infanzia. Li hanno ricevuti attori di un certo calibro e essere ‘come’ loro per me è motivo di grande orgoglio.”
Alla luce dei suoi grandi successi, dove vuole arrivare Marcello Fonte?
“Quello che voglio fare è continuare ad utilizzare questo strumento (la recitazione) come lavoro e come valorizzazione della mia passione. Vorrei avere la possibilità di trasmettere quello che ho imparato con sacrificio e umiltà. La mia più grande soddisfazione sarà quella di aver tramandato tutto ciò che ho studiato, capito, conosciuto alle nuove generazioni. E ai giovani che vorranno cimentarsi nel mondo della cinematografia”.
È stato ospite dell’istituto comprensivo Radice - Alighieri di Catona, ha incontrato i ragazzini della scuola media. Cosa le hanno trasmesso e cosa pensa di aver trasmesso loro?
“Confrontarsi e chiacchierare con i ragazzi è sempre un esperimento fantastico. Entri nel loro mondo attraverso la percezione dei loro sguardi e della loro curiosità. Questi sono i posti armoniosi. È qui che riscopro il volto di Gesù, una scuola di periferia con docenti e alunni che tra tante difficoltà portano avanti il loro lavoro. Lo fanno con dignità e passione. In questi momenti mi accorgo che non sono certo i luoghi di Hollywood o i salotti romani quelli che mi appagano, bensì questi luoghi dove si vede voglia di rivalsa, fame e bisogno di nutrirsi di nuove scoperte”.
Ha detto ai ragazzi quanto si deve studiare… e cosa serve per arrivare ai suoi traguardi…
“Serve tantissimo studio, forza, volontà e tanta umiltà. Per affinare la mia tecnica periodicamente studio il mio corpo e i miei sensi. Ci sono periodi dove affino il mio udito e rimango ore ad occhi chiusi per ascoltare ciò che mi circonda; ci sono momenti in cui utilizzo l’olfatto per scoprire che profumi mi avvolgono. Una volta appresa e migliorata questa tecnica grazie a quello che recepisco riesco a calarmi meglio nella parte del personaggio… basti pensare al film “dogman” dove ho fatto più ruoli ma se non avessi capito realmente tutto il contesto che girava attorno al personaggio non avrei mai potuto fare quel tipo di interpretazione. Quindi possiamo dire che si tratta di una vera e propria interpretazione di tutte queste componenti”.
Quanto è cambiato Macello Fonte dopo la Palma d’Oro e quali sono i suoi progetti artistici futuri?
“Diciamo che sono cambiate alcune cose; ad esempio, la mia stessa cultura è migliorata tanto, non sapevo chi fossero determinati attori o registi… sto studiando molto l’inglese. Ci sono dei cambiamenti; è naturale. La mia vita è diventata un pizzico più frenetica. Sto lavorando a tre film, e altre cose sono in cantiere: sicuramente voglio affinare la mia esperienza per arrivare al top. Il mio sogno è tornare in Calabria, la terra che amo e fare qualcosa di unico e speciale. Per fare questo mi serve ancora del tempo e devo dire che il mio impegno è massimo”.
Di seguito la video-intervista all’attore Marcello Fonte