Essere il vincitore del “Premio Mia Martini 2019”, giunto alla sua venticinquesima edizione, ed arrivare in finale al Festival di Castrocaro, recentemente in diretta su Rai Due, sono solo alcuni degli step che Rosario Canale, in arte Kram, ha compiuto nel corso della sua carriera artistica.
Il cantautore reggino, infatti, ha, in diversi modi, solcato i palcoscenici più importanti. Basti solo pensare che è stato seduto tra i banchi del talent più noto e longevo d’Italia, “Amici di Maria De Filippi”, dove è entrato nel 2017, e ha scritto i testi di alcuni tra i cantanti più seguiti soprattutto da un pubblico giovane: Marco Mengoni, Lorenzo Fragola, Federica Carta tanto per citarne alcuni, nonché del brano "Oramai", vincitore di Sanremo Giovani 2017. Oggi, Kram, è in procinto di lanciare il suo singolo “Come la neve” (con cui si è imposto, appunto, al premio Mia Martini lo scorso 11 ottobre) che sarà disponibile dal 15 novembre in tutte le piattaforme digitali. Passaggi ed esperienze significative che, nonostante l’età, impreziosiscono un percorso personale realizzato attraverso lo studio (è laureato in musica, scienza e tecnologia del suono, ed oltre ad essere autore ed arrangiatore è un apprezzato pianista), la passione, la voglia di comunicare attraverso le note il proprio mondo interiore.
Il tuo approccio alla musica è eclettico: autore, cantante, musicista, produttore, insegnante. In quale veste emerge meglio la tua essenza?
“Amo tutto quello che faccio ma, sicuramente, la mia veste preferita è quella di cantautore. Ho bisogno, infatti, di sentire il contatto con il pubblico e sentire l’emozione del palcoscenico cantando le mie cose, quelle che più mi appartengono. Avevo solo cinque anni quando ho solcato il primo palco ed appena ad undici ho iniziato a scrivere canzoni. Il resto è venuto dopo”.
Come hai scelto il tuo nome d’arte?
“Il nome è nato una sera mentre mi trovavo in studio insieme ad Antonello Bruzzese, il mio produttore. Kram non è altro che Mark capovolto: mark in inglese significa segno. In seguito abbiamo scoperto che ha anche tanti altri significati in diverse lingue. Ad esempio, in svedese Kram significa abbraccio”.
Tra le tue recenti esperienze il Festival di Castrocaro, appuntamento musicale che vanta una lunga tradizione e che ha garantito la possibilità a tanti talenti ormai internazionali, come Ramazzotti o la Pausini, di essere scoperti. Con quali emozioni hai affrontato la gara?
“Sono riuscito ad affrontare Castrocaro con grande consapevolezza e spensieratezza. Non penso mai alla gara quando mi trovo in situazioni che prevedono una competizione, ma sempre al rapporto con il pubblico e mi propongo, quindi, estremamente concentrato così da riuscire a dare il massimo e ricevere altrettanto. Il tutto pensando solo ad emozionarmi”.
Nel tuo singolo “Amico mio è tutto a posto” (prodotto proprio con l’etichetta calabrese Metro Records) canti “Prendo tutto come viene”: è una filosofia che sposi o, al contrario un orientamento critico a tale concetto?
“Assolutamente sì! Nell’arte, a mio avviso, non bisogna fare troppi calcoli o imporsi troppe aspettative. Personalmente adoro uscire fuori dagli schemi e dalle regole, e, in generale, prendo le cose così per come sono. Questo però non vuol dire che io non faccia di tutto per ottenere quello che voglio, come d’altronde sto facendo!”
Qual è il tuo legame con la Calabria e con Reggio?
“E’ un legame molto forte e profondo: Reggio è la mia casa, la mia famiglia, i miei affetti ed è, da sempre, la mia fonte di ispirazione. Qui, infatti, è nata e si è sviluppata la mia arte che, adesso, mi sta portando un po’ in giro per l’Italia, anche perché, inoltre, sto preparando i live con la band proprio per le otto date vinte al Premio Mia Martini. Ed io sono molto felice di questo girovagare e di poter far conoscere le mie composizioni in tanti luoghi del nostro paese!”.